
La conservazione delle risorse naturali è una delle più grandi sfide di oggi: le piante ci danno cibo, protezione e l'aria che respiriamo...
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Le Alpi sono tra gli ecosistemi più diversificati d'Europa ma la loro biodiversità è minacciata dal riscaldamento globale, dall'uso del suolo e dalla perdita di habitat. Inseriti in questo contesto, i giardini botanici alpini svolgono un ruolo cruciale nella conservazione della diversità vegetale dell'arco alpino. Proprio partendo da questa considerazione, lo studio The Role of Alpine Botanical Gardens in Integrating Germplasm Banks collections and mission - condotto da Marco Canella e Francesco Dal Grande, finanziato dal National Biodiversity Future Centre (NBFC) e ora pubblicato sulla rivista Plants, People, Planet - ne ha valutati 14, tra i quali il Giardino Botanico di Oropa, situati all'interno del perimetro della Convenzione delle Alpi e distribuiti tra Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera, per tracciarne l'identità, le caratteristiche, le criticità e verificare l'efficacia delle azioni nella conservazione della flora della regione.
Lo studio offre la prima valutazione completa del ruolo che questi giardini botanici svolgono nella conservazione della flora delle Alpi, per la salvaguardia della biodiversità alpina europea in un contesto di cambiamenti climatici e perdita di habitat. “Il risultato è una fotografia chiara dello stato di conservazione della flora delle Alpi, che ci permette di capire quali azioni saranno necessarie da adesso in poi per salvare le specie, alcune delle quali stanno già scomparendo - spiega Francesco Dal Grande, co-autore e docente di Botanica sistematica ed Ecologia applicata al Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova. “Attualmente sappiamo che un terzo della flora alpina è conservato in queste strutture in condizioni simili a quelle naturali, ma due terzi non lo sono”.
I risultati evidenziano come molte specie presenti nelle collezioni viventi siano ancora assenti dalle banche globali di germoplasma (come la Millenium Seed Bank): risulta, dunque, necessario
implementare le collaborazioni già esistenti e crearne di nuove. I Giardini botanici alpini, al di là delle loro caratteristiche ornamentali ed estetiche, sono laboratori viventi e
serbatoi di risorse genetiche vegetali; ad Oropa, per esempio, è coltivato il 26% della flora protetta biellese e il 7,9% delle specie spontanee, cioè del nostro territorio, coltivate
nel Giardino sono considerate nelle flore locali Rara, Rarissima, Rara o poco osservata.
Un piccolo paradiso delle piante, dunque, di cui la comunità deve esserne consapevolmente custode.
Per maggiori informazioni sulla ricerca pubblicata, consultare la pagina nel sito dell'Orto Botanico di Padova »
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